Discorso dell’Ambasciatore della Repubblica Federativa del Brasile, Helio Ramos alla Presidenza italiana del G20 2021 – Prospettiva brasiliana

Discorso dell’Ambasciatore della Repubblica Federativa del Brasile, Helio Ramos

La Presidenza italiana del G20 2021 – Prospettiva brasiliana

Commissione Affari Esteri e Comunitari, 2 marzo 2021

Onorevole Presidente Fassino,

Onorevoli membri della Commissione Affari Esteri e Comunitari,

Ringrazio per l’invito a condividere oggi con codesta egregia Commissione la prospettiva brasiliana sulla presidenza italiana del G20, con la quale mi felicito per la preparazione degli incontri del 2021. L’ambizioso programma di lavoro presentato, in modo competente e sistematico, riflette la dimensione delle sfide che ci troviamo a fronteggiare.

L’Italia assume la presidenza del G20 in un momento singolare. Alla luce dell’attuale situazione pandemica, il coordinamento degli sforzi delle maggiori nazioni si rende straordinariamente importante. Al di là della dimensione sanitaria, la crisi attuale comporta, fra molti altri, aspetti economici, politici, ambientali, sociali e demografici, sicché, per l’ampiezza tematica, pochi forum internazionali sono tanto adeguati quanto il G20, in questo momento, per una discussione sul futuro post-pandemico. In tal senso, il Brasile apprezza la proposta italiana di un approccio integrato ai temi.

Il Brasile identifica cinque aree prioritarie di azione per il G20: (i) coordinamento delle azioni per la stabilità del sistema finanziario e per la ripresa e lo stimolo dell’economia mondiale; (ii) rafforzamento e riforma degli organismi internazionali, inclusa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al fine di dotarli di maggiore trasparenza ed efficacia; (iii) riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e potenziamento del sistema multilaterale di commercio; (iv) rafforzamento dei sistemi di salute, salute come bene pubblico e copertura universale in materia di salute; e (v) perfezionamento delle azioni per la promozione dello sviluppo sostenibile e lotta al cambiamento climatico.

Un approccio integrato a questi temi significa avere presenti le interrelazioni tra, ad esempio, economia, commercio internazionale e protezione dell’ambiente. Sottolineo, in particolare, la visione brasiliana secondo cui è necessario trattare con urgenza lo stanziamento inefficiente di risorse pubbliche nella forma di sussidi che distorcono il commercio internazionale o pregiudicano l’ambiente. Una riduzione di tali sussidi libererebbe risorse preziose che potranno essere stanziate nella lotta alla pandemia, in politiche sociali, nello sviluppo sostenibile, nella lotta al cambiamento climatico e nella conservazione dell’ambiente.

Commenterò, dunque, la prospettiva brasiliana sui principali temi da affrontare nell’agenda del G20 di quest’anno, a partire dall’area di economia e finanze, fondamentale per una ripresa sostenibile.

ECONOMIA GLOBALE

Con l’aiuto di politiche di stimolo senza precedenti, il mondo si sta riprendendo dalla profonda recessione causata dalla pandemia di Covid-19. Nel 2020, il Brasile ha compiuto uno sforzo fiscale significativo, pari a circa l’8,4% del suo PIL. Il governo ha sostenuto più di 400 mila piccole e medie imprese, preservando oltre 12 milioni di posti di lavoro.

La sostenibilità del debito pubblico e il mantenimento dell’occupazione costituiscono delle sfide che tutti i paesi ora affrontano. L’intenzione del Brasile è di proseguire, nel 2021, le riforme strutturali e le misure di liberalizzazione. A livello globale, per ridurre i rischi di instabilità finanziaria, credo che sarà fondamentale il coordinamento nel G20.

L’anno scorso, considerando l’impatto della pandemia sui paesi più poveri e tenendo conto che la recessione causata potrebbe portare più di 100 milioni alla povertà estrema, il Brasile ha sostenuto, nel G20, la creazione della “Debt Service Suspension Initiative” (DSSI), così come la sua proroga eccezionale fino al giugno 2021. È molto importante, quindi, incentivare la partecipazione del settore privato a questo sforzo. Il Brasile ha anche appoggiato la creazione del “Common Framework for Debt Treatment beyond DSSI“, e si attende che venga implementato in maniera adeguata.

Considerando l’agenda di quest’anno, il Brasile sostiene le priorità scelte per il “Framework Working Group” del “Finance Track” del G20, in particolare la proposta di valutazione dei rischi economici globali, con l’obiettivo di formare un sistema di monitoraggio condotto dai paesi, in collaborazione con organizzazioni internazionali. Concorda, inoltre, con l’idea di stimolare la produttività attraverso la trasformazione digitale. Si tratta di una priorità per il governo brasiliano, motivo per cui, nel 2018, è stato creato, a livello governativo, il Comitato Interministeriale per la Trasformazione Digitale.

Nel Gruppo di Lavoro sulle Infrastrutture, il Brasile sostiene l’attribuzione di priorità alle discussioni su resilienza, sostenibilità, infrastruttura digitale e inclusione sociale. Vi è, tuttavia, l’aspettativa che il Gruppo possa ottenere risultati più concreti, che portino all’implementazione di progetti infrastrutturali di qualità, su scala internazionale.

COMMERCIO INTERNAZIONALE

Nell’area del commercio internazionale, il governo brasiliano riconosce in particolare le proposte contenute nella “issue note” della presidenza italiana.

Il Brasile favorisce il rafforzamento e la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e del sistema multilaterale di commercio, nei tre pilastri dell’organizzazione: (i) negoziazione, (ii) trasparenza e monitoraggio e (iii) risoluzione delle controversie. Il potenziamento dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è cruciale per la ripresa economica, per le riforme strutturali nei paesi del G20 e per la stabilità a lungo termine. Il Brasile approva le proposte di enfasi sul ruolo delle piccole e medie imprese nel commercio internazionale, nonché di un’Agenda Multilaterale per il Commercio e gli Investimenti per una Ripresa Sostenibile.

L’anno scorso, i leader del G20 hanno già sottolineato l’importanza di mantenere le catene globali del valore durante la pandemia. Fondamentale è lavorare per la resilienza e il libero flusso delle catene globali del valore, comprese le attrezzature mediche, i prodotti farmaceutici e i principi attivi (“active pharmaceutical ingredients”).

Tenendo presente la proposta italiana di un “approccio integrato”, le questioni centrali che vanno trattate dal G20 sono: sussidi, eccesso di capacità; “level playing field“; e misure che distorcono il commercio mondiale. In un momento in cui le risorse pubbliche sono scarse e, nel contempo, necessarie per combattere la pandemia, preservare posti di lavoro e stimolare l’economia, è essenziale che lo stanziamento di tali risorse sia fatto in modo efficiente. L’impiego inefficiente delle risorse in misure che distorcono il commercio mondiale deve essere un tema centrale della riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), tenendo conto che alcuni di questi sussidi hanno un impatto avverso sull’ambiente, su scala internazionale. Il tema dei sussidi va trattato in modo ampio, in tutti i settori.

SALUTE

Tenendo conto della centralità attuale del tema salute, con implicazioni trasversali su tutte le sfide che affrontiamo attualmente, la presidenza italiana ha presentato un’agenda ambiziosa. Il Brasile concorda pienamente con gli obiettivi proposti, inclusi: (i) il monitoraggio dell’impatto della pandemia di Covid-19 sulla salute mondiale; (ii) la definizione di piani di preparazione con focus sull’equità, sui più vulnerabili e sui paesi meno resilienti; (iii) la pianificazione di una risposta complessiva e collaborativa alle crisi ed emergenze sanitarie; e (iv) la definizione di strategie coordinate per sostenere lo sviluppo e la distribuzione di terapie e di vaccini.

Il Brasile apprezza particolarmente l’enfasi sul Regolamento Sanitario Internazionale (“International Health Regulations – IHR“), come pure sull’approccio “One Health“, che tende a interconnettere varie aree della conoscenza per promuovere azioni multisettoriali e raggiungere obiettivi di salute.

Vi è l’aspettativa che siano raggiunti risultati importanti durante il “Global Health Summit“, che si terrà a Roma, il 21 maggio, nel contesto della presidenza italiana del G20.

ISTRUZIONE, OCCUPAZIONE E EMPOWERMENT FEMMINILE

La crisi sanitaria ha avuto profonde conseguenze sull’occupazione e sull’istruzione. Il Brasile sostiene i temi proposti dalla presidenza italiana per i gruppi di lavoro sull’occupazione e sull’istruzione, come pure le proposte sul tema trasversale dell’empowerment femminile.

Sebbene la grande maggioranza dei bambini brasiliani sia riuscita a proseguire gli studi nel 2020, una parte di questi bambini, specialmente nelle aree rurali e lontane, non ha potuto frequentare la scuola e, com’è noto, la rottura del legame con la scuola può portare all’abbandono degli studi. Pertanto, sono essenziali strumenti per facilitare pari opportunità nell’accesso all’istruzione. Lo stesso ragionamento vale per le disparità digitali, da superare attraverso misure che amplino l’accesso alla rete digitale, come pure garantiscano parità di accesso a donne e ragazze. Qualsiasi disuguaglianza deve essere combattuta a livello mondiale.

Purtroppo, bisogna riconoscere che le nostre società usciranno più sbilanciate dall’attuale crisi economica. Questa disuguaglianza è nell’essenza delle critiche alla globalizzazione. Di fronte a tale sfida, è urgente adottare misure appropriate per continuare a promuovere l’apertura delle nostre economie.

La comunità internazionale deve trattare questi squilibri attraverso politiche per combattere la disoccupazione, incentivare gli investimenti nell’istruzione, nella formazione e nelle azioni a favore dell’occupazione. È importante promuovere, su scala mondiale, una ripresa che favorisca la sostenibilità, l’inclusione sociale, l’inclusione digitale e il rafforzamento del ruolo delle donne nella società. A tale riguardo, ottenere una remunerazione più giusta per uomini e donne nel settore privato, come previsto nell’Obiettivo di Brisbane, è un impegno importante sia per la società che per il governo del Brasile. In tal senso, il Brasile contribuirà ai dibattiti nell’ambito della EMPOWER, iniziativa creata durante la presidenza giapponese del G20, nel 2019, e che mira a promuovere cambiamenti nella cultura aziendale.

Inoltre, il Brasile appoggia il lavoro svolto dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) su occupazione e capitale umano.

AGRICOLTURA E SVILUPPO

Passo ora all’agricoltura e allo sviluppo sostenibile. Il Brasile approva i temi prioritari della presidenza italiana per l’agricoltura, con particolare riguardo per (i) la sostenibilità e resilienza dei sistemi agroalimentari; (ii) lo sviluppo agricolo sostenibile nei paesi che sono rimasti indietro nel raggiungimento dell’obiettivo Fame Zero; e (iii) i dibattiti preparatori per il Vertice sui Sistemi Alimentari dell’ONU.

La sostenibilità dell’agricoltura deve tenere conto delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: (i) l’efficienza economica; (ii) l’inclusione sociale; e (iii) la conservazione ambientale. Sistemi alimentari resilienti, a livello domestico e internazionale, possono contribuire alla sicurezza alimentare e alla creazione di posti di lavoro, preservando nel contempo l’ambiente. Come affermato dalla Ministra dell’Agricoltura del Brasile, nella sua visita a Roma, nel gennaio 2020, non vi sono alternative alla sostenibilità.

Per il Brasile, ancora una volta, nell’ambito del G20, è importante evidenziare gli effetti negativi dei sussidi. Alla luce delle attuali restrizioni fiscali, l’eliminazione di sussidi agricoli inefficienti, nonché di misure che distorcono il commercio, aumenterebbe l’efficienza economica del commercio internazionale, contribuendo alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità e alla crescita dell’economia globale. Il sistema di commercio internazionale deve promuovere la liberalizzazione del settore agricolo, con la riduzione ed eliminazione dei sussidi nel settore e, dunque, ricompensare la produzione agricola efficiente e che preserva l’ambiente.

Sottolineo, su questo punto, la sostenibilità dell’agrozootecnia brasiliana. La produttività agricola brasiliana, negli ultimi 30 anni, si è basata su un investimento pionieristico in ricerca, tecnologia e capitale, che in un breve lasso di tempo ha fatto passare il Brasile da importatore di generi alimentari a uno dei maggiori esportatori del mondo, conciliando tale realtà con la conservazione. Più del 60% del territorio brasiliano è coperto da vegetazione autoctona, con attività agrozootecniche limitate a circa il 30% del territorio, di cui l’8% per tutta l’attività agricola del paese e circa il 22% per l’allevamento.

Il Brasile è, notoriamente, l’unico paese al mondo che detiene un dominio tecnologico per raddoppiare la produzione attuale di proteina animale e di soia con sostenibilità, in aree già utilizzate o con il recupero di pascoli degradati, senza bisogno di nuove terre.

Il Brasile, in quanto potenza agroambientale, è consapevole delle proprie responsabilità nella promozione della sostenibilità e sta adottando diverse misure per diffondere le pratiche sostenibili e combattere le attività illegali. Cito, a titolo di esempio, il Programma ABC Cerrado; il Piano di Investimenti per l’Agricoltura Sostenibile; il sistema di integrazione Coltivazione, Allevamento e Foreste (ILPF); e la creazione del sigillo di certificazione “carbon neutral” per la carne prodotta in sistemi con piantumazione obbligatoria di alberi unitamente al pascolo, così da neutralizzare il metano esalato dagli animali. La compensazione è assicurata sulla base della certificazione e verifica da parte di revisori indipendenti. Si tratta della prima linea di prodotti di questo tipo.

Sottolineo, altresì, che la soia brasiliana occupa solo l’1% circa del bioma amazzonico. Tutta la produzione brasiliana di soia ha il controllo di origine. Di recente, ho sentito proposte, quanto meno curiose, direi addirittura eccentriche, di espansione della produzione di soia o di carne in Europa, così da evitare importazioni che, presumibilmente, incentiverebbero la deforestazione amazzonica.  Oltre a essere fondate su false premesse, tali proposte porterebbero all’aumento della deforestazione nel vecchio continente, per piantare in terre con minore produttività e maggiore impatto ambientale, aggravando la situazione di una delle regioni più deforestate del mondo. Sotto l’apparenza di preoccupazione per l’ambiente, si vedono spesso interessi settoriali e il vecchio protezionismo associati a nuove tendenze di “sovranismo alimentare” nei paesi sviluppati.

Per quanto riguarda il Gruppo di Lavoro sullo Sviluppo, il Brasile concorda con le priorità della presidenza italiana, ovvero: (i) Finanziamento per lo Sviluppo Sostenibile; e (ii) focus su città intermediarie, connettività e “localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS)”.

ENERGIA, CLIMA E AMBIENTE

Il Brasile apprezza in modo particolare l’approccio integrato proposto dalla presidenza italiana per affrontare i temi relativi a energia, clima e ambiente.

Il Brasile continua a essere leader nell’agenda dello sviluppo sostenibile fin dalla Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite, conosciuta come Rio 92. Tra i paesi del G20, è quello che presenta i tassi di emissione di carbonio pro capite più bassi, come pure i minori tassi di emissione in relazione al PIL, nel corso degli ultimi 30 anni. Tra le principali economie mondiali, il Brasile ha la più alta percentuale di energia pulita nel suo consumo energetico finale: 45%, contro una media globale del 18%. Per quanto riguarda la produzione di elettricità in Brasile, la proporzione di fonti rinnovabili è ancora maggiore: 82%, a fronte della media mondiale del 25%. Con oltre il 98% della popolazione brasiliana collegata alla rete elettrica, il nostro paese è anche un esempio di successo nell’accesso all’energia. Per questi motivi, il Brasile potrà contribuire molto alle discussioni sull’energia nell’ambito del G20.

Il Brasile fa parte dell’Accordo di Parigi ed è pienamente impegnato nell’implementazione dei suoi ambiziosi contributi determinati a livello nazionale. Sottolineo, inoltre, la centralità del principio delle responsabilità comuni ma differenziate nella Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, nonché l’importanza degli impegni di finanziamento assunti dai paesi sviluppati nella Convenzione Quadro, oltre che nell’Accordo di Parigi.

Vi sono, tuttavia, alcune discordanze da segnalare. Le “issue notes” preparate dalla presidenza italiana su questi temi presentano alcuni problemi concettuali. Uno di essi è il concetto di “nature-based solutions“, inserito anche nel documento sull’agricoltura, che non ha una definizione concordata a livello internazionale fra gli Stati. Il Brasile ritiene che il G20 dovrebbe lavorare con concetti consolidati, come quello di “ecossystem-based approaches“, definito nella Convenzione sulla Biodiversità.

Al fine di mantenere la precisione concettuale, quando si tratta di sostenibilità, è indispensabile non perdere di vista i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, già sedimentati a partire da Rio 92. Concetti come “green sustainability“, citato nelle “issue notes”, sono di difficile comprensione, alla luce dei concetti già stabiliti.

Inoltre, il Brasile considera che il G20 non sia il forum adeguato per la discussione sugli obiettivi numerici relativi all’ambiente, come nel caso della proposta formulata nella “issue note” sull’ambiente. Il G20 non ha gli elementi tecnici né la legittimità per tale dibattito, che deve svolgersi nella COP 15 sulla Biodiversità o nella COP 26 sul Clima, a Glasgow. È il caso della “proposal to extend protection measures to cover at least 30% of the national land/water surface, including 10% under strict protection“, contenuta nella “issue note” sull’ambiente.

ECONOMIA DIGITALE

Per quanto riguarda la Task-Force sull’Economia Digitale e il nuovo Gruppo di Lavoro su Ricerca e Istruzione superiore, registro che il Brasile sostiene pienamente l’agenda presentata dalla presidenza italiana. Una preoccupazione dei negoziatori brasiliani, tuttavia, è che l’agenda proposta pare essere molto ambiziosa, soprattutto in vista del programma di incontri relativamente ridotto.

ANTICORRUZIONE, TURISMO E CULTURA

Riguardo ai gruppi di lavoro su anticorruzione, turismo e cultura, il Brasile è d’accordo sui temi suggeriti dalla presidenza italiana.

Per quanto riguarda l’anticorruzione, il Brasile ha interesse a discutere tutti i temi proposti, ponendo l’accento sui rapporti tra corruzione e criminalità organizzata e sulla questione della corruzione negli sport.

Per il Brasile, sono priorità la ripresa dell’economia del turismo e la trasformazione della sfida imposta dalla pandemia di Covid-19 in opportunità per la ripresa e crescita sostenuta e resiliente del settore. In tal senso, la posizione brasiliana coincide con le priorità definite dalla presidenza italiana per il tema, specialmente la promozione della sicurezza e del benessere del viaggiatore, in conformità al rapporto “Safe and seamless travel and improved traveler experience”, dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Inoltre, il Brasile sostiene anche la discussione sulle misure e sui protocolli di prevenzione del COVID-19, in partnership con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e con l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).

Per quanto riguarda la cultura, il Brasile considera il documento presentato su questo tema dalla presidenza italiana del G20 una gradita aggiunta alle discussioni del gruppo. Il Brasile appoggia la creazione del Gruppo di Lavoro su Cultura, nonché le priorità scelte per il Gruppo. La proposta italiana è in linea con le posizioni del Brasile sul tema nei forum internazionali, soprattutto in relazione all’obiettivo di migliorare la protezione del patrimonio culturale e combattere il traffico illecito di beni culturali.

Insieme, abbiamo davanti innumerevoli sfide che quest’anno richiederanno l’attenzione del G20. Grazie al meticoloso lavoro svolto dalla presidenza italiana, la discussione dei temi si è articolata in un’agenda ampia e ambiziosa. Il Brasile contribuirà nel miglior modo possibile. Colgo questa occasione per rinnovare il mio elogio all’elevata e riconosciuta competenza della diplomazia italiana e alla Farnesina.

Come ho detto inizialmente, la presidenza italiana si sta svolgendo in un momento singolarmente importante, a causa della crisi sanitaria e delle sue conseguenze. La pandemia finirà solo, definitivamente, se sarà contenuta in tutti i paesi. La ripresa economica richiederà sforzi congiunti, e il ruolo dei membri del G20, in quanto maggiori economie del mondo, sarà fondamentale.

La crisi attuale richiede una cooperazione internazionale, integrata e solidale, affinché si trasformi in un’opportunità di ricostruzione dell’economia mondiale in un formato più sostenibile, combattendo insieme la tentazione del protezionismo. Il Brasile è fiducioso che l’Italia sia capace di adempiere a questa responsabilità eccezionale. L’Italia è il nostro partner per eccellenza. Oggi sono 32 milioni i discendenti di italiani in Brasile. Sono circa mille le imprese italiane nel mio paese, che creano circa 150 mila posti di lavoro diretti e innumerevoli indiretti. Siamo sempre uniti nella costruzione di un mondo più giusto ed egualitario.

Concludo qui il mio intervento, sottolineando la disponibilità del Brasile a collaborare per il buon esito della presidenza italiana, alla quale esprimo i nostri migliori voti augurali di successo.

Grazie.

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