SVILUPPO SOSTENIBILE ED AMBIENTE

Storia della deforestazione nel pianeta

Prima dell’espansione demografica e tecnologica umana, c’erano 64 milioni di km2 di foreste sul pianeta. Oggi, ne restano meno di 15,5 milioni, circa il 24%. Più del 75% delle foreste primarie è ormai scomparso. 

Ottomila anni fa, il Brasile possedeva il 9,8% delle foreste mondiali. Oggi, ne detiene il 28,3%.

L’Europa, senza la Russia, deteneva più del 7% delle foreste del pianeta e oggi ha soltanto lo 0,1%. L’Africa aveva quasi l’11% e ora ha il 3,4%. L’Asia deteneva il 23,6%, ora ne possiede il 5,5%.

Soltanto l’America del Sud prosegue in senso inverso: deteneva il 18,2% delle foreste, ora ne ha il 41,4%. Il principale responsabile per le foreste rimanenti, la cui rappresentatività cresce anno dopo anno, è il Brasile.

Se la deforestazione mondiale proseguirà con il ritmo attuale, il Brasile – essendo uno dei paesi che ha deforestato di meno – dovrebbe detenere, entro breve, quasi la metà delle foreste primarie del pianeta. Il paradosso è che, anziché essere riconosciuto per la sua storia di conservazione delle foreste, il Brasile è severamente criticato dai campioni della deforestazione. 

Copertura vegetale in Brasile

L’area con copertura vegetale nativa in Brasile corrisponde al 66,3% del territorio: 25,6% come vegetazione nativa con proprietà rurali; 13,8% come terre indigene; 10,4% come unità di conservazione integrale; e 16,5% come terre restituite e non accatastate.

Il Brasile è uno dei paesi con la maggiore estensione di aree protette, secondo il “Protected Planet Report 2016” (rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente – PNUMA e del World Conservation Monitoring Centre – WCMC). Attualmente, tali aree corrispondono al 12% del totale delle aree protette continentali di tutto il pianeta e a più della metà del totale delle aree dedicate a tale fine nell’America Latina e nei Caraibi.

Tra i dieci maggiori paesi del mondo, il Brasile è quello che maggiormente preserva l’ambiente nel suo territorio, con il 24,2% di aree protette, a fronte, per esempio, del 17,5% dell’Australia, del 14,3% della Cina e dell’11,8% degli USA. La media del totale di aree protette in questo gruppo di paesi (escludendo il Brasile) è solo del 10,9%.

La principale sfida in Amazzonia è il contrasto alle pratiche illegali. Il 70% della deforestazione avviene al di fuori delle proprietà rurali, in aree pubbliche e devolute. Non è, dunque, il risultato dell’agricoltura o dell’allevamento, bensì di attività illegali come l’estrazione illegale di legname, che continua a essere combattuta dal governo.