Guida agli Affari in Brasile

Realizzata dallAmbasciata d’Italia a Brasilia in collaborazione con GM Venture e KPMG, la “Guida agli Affari in Brasile 2020”   presenta  un´analisi e mappatura delle opportunità per le aziende  italiane già presenti o intenzionate ad espandersi in Brasile. Sotto riportata la sintesi realizzata da Assolombarda (link articolo originale)
La presentazione, suddivisa per area geografica e settore di attività, fornisce consigli relativi alla strategia di accesso al  mercato Brasiliano, nonché una sintesi delle principali linee guida aggiornate sugli aspetti giuridici, fiscali e regolatori che incidono sull’operatività in loco.
L’economia brasiliana si caratterizza per:
  • un parco industriale ben sviluppato con tecnologie di punta in settori specifici (oil & gas, biodiesel, aereonautica, etc.);
  • una grande produzione di commodity agricole e di metalli;
  • un sistema finanziario solido sviluppato e un mercato dei capitali in netta espansione;
  • una vasta rete di accordi fiscali internazionali (anche con l’Italia);
  • una matrice energetica diversificata e fortemente basata sulle fonti rinnovabili.
Tra il 2014 e il 2016 il PIL si è contratto in maniera significativa. La successiva ripresa è stata interrotta dalla pandemia da Coronavirus. L’intensità della recessione prevista per il 2020 (-4,8%) è stata mitigata dalle politiche espansive del governo (circa 8% del PIL). Secondo le stime, l’economia tornerà a espandersi nel 2021 (+3,3%).
Negli ultimi anni, il deficit delle partite correnti ha registrato un’importante diminuzione mentre il surplus della bilancia commerciale è aumentato notevolmente. Le riserve internazionali, sebbene in lieve calo rispetto ai massimi, continuano ad essere elevate (354 miliardi di dollari a metà 2020, 19,3% del PIL–ottavo paese al mondo) e coprono interamente il debito estero totale (326 miliardi). Al contempo, anche gli afflussi di investimenti diretti esteri (IDE) sono aumentati significativamente. Secondo l’UNCTAD, il Brasile nel 2019 era il sesto paese al mondo come ricettore di IDE in una classifica guidata da USA e Cina.
Le aspettative di inflazione si mantengono ancora stabili e ancorate alle previsioni degli analisti. Il tasso ufficiale SELIC è ai minimi storici dopo i tagli effettuati dalla fine del 2016 e si prevede che rimanga su livelli contenuti (2%) anche durante tutto il 2021 per contrastare gli effetti della pandemia. Tuttavia, i conti pubblici hanno registrato un peggioramento e, in seguito ai recenti interventi fiscali per contenere gli effetti negativi da Coronavirus sull’economia nazionale, il deficit pubblico ha superato l’11% del PIL.
Nel biennio 2018 e 2019 l’Italia si afferma come primo investitore in Brasile. Il flusso di investimenti annunciati dall’Italia per il periodo dal 2018 al terzo trimestre del 2019 è stato pari a circa 13,3 miliardi (43% del totale). La forte crescita dell’ultimo biennio è da attribuire soprattutto ai comparti dell’energia e dell’automotive.

Principali settori di attività

Aviazione
In Brasile il mercato dell’aviazione civile sta cercando di ridurre i costi e aumentare l’efficienza mentre viene portato avanti un processo di consolidamento attraverso fusioni, acquisizioni e formazione di alleanze tramite accordi co-sharing delle principali compagnie aeree commerciali. Embraer è l’unica impresa brasiliana tra le cento più grandi aziende del settore aerospaziale al mondo (dati del 2018). L’azienda si colloca al 28° posto, in calo di cinque posizioni rispetto all’anno precedente. Nel settore della difesa, il Governo Brasiliano è il principale cliente di EMBRAER. Nel 2019, i ricavi relativi alle vendite allo Stato hanno rappresentato il 54,4% del valore totale delle attività della difesa.
Automobilistico
Il Brasile ha prodotto, nel 2019, circa 2,6 milioni di veicoli, che rappresentano circa il 3% della produzione mondiale e posizionano il Paese all’ottava posizione nella classifica della produzione mondiale del settore. Nel mercato brasiliano, secondo i dati ANFAVEA (Associazione Nazionale dei produttori di automobili), il Brasile ha chiuso il 2019 con 2,57 milioni di autoveicoli autorizzati, con una crescita dell’8,6% in relazione ai risultati ottenuti nel 2018. L’industria automobilistica brasiliana ha subito e continua a subire un forte processo di trasformazione con attenzione particolare a tematiche quali: la mobilità urbana, lo stile di vita delle nuove generazioni, l’elettrificazione, le automobili autonome.
Agricoltura e allevamento
Il Business Agroalimentare ha un PIL di circa 1,6 trilioni di reais, che rappresenta il 21% del PIL totale del Paese. La crescita negli ultimi 20 anni in termini di volume è stata rilevante, legata soprattutto a incrementi di produttività. Il Brasile è tra i principali protagonisti del settore a livello globale, ai primi posti nel ranking della produzione ed esportazione di alimenti nel mondo. Durante la pandemia, il comparto dell’agroalimentare ha guadagnato ancora più peso registrando, nei primi cinque mesi di quest’anno, una crescita del 4,6% in accordo con il CNA (Confederação de agricultura e pecuária do Brasil).
Telecomunicazioni
Il Brasile è il quarto più grande mercato di telefonia mobile al mondo per numero di abbonati (dietro Cina, Stati Uniti e India). Ci si aspetta che l’accesso a Internet in Brasile salga dal 64% (del 2018) all’ 70% nel 2023, e che il numero di dispositivi di internet mobile dovrà triplicare fino al 2023. Per il settore delle telecomunicazioni è prevista una ripresa nel mercato della telefonia mobile, con un aumento delle entrate di oltre 25 miliardi di dollari entro il 2023. I ricavi saranno guidati soprattutto dai servizi di dati mobili, con l’aumento dell’utilizzo di tecnologie di quarta generazione (4G), tecnologie di evoluzione a lungo termine (LTE) e l’utilizzo del 5G che arriverà in Brasile nel 2022.
Consumi e commercio al dettaglio
Il settore di consumo al dettaglio è un grande propulsore per quanto riguarda gli investimenti, crescita e trasformazione dell’ambiente di business. Nel 2019 il segmento di alimenti e bevande ha ottenuto un fatturato di R$ 699,9 miliardi, rappresentando il 9,7% del PIL brasiliano e ha generato 1,61 milioni di posti di lavoro nel 2018. Secondo stime recenti, circa 7,3 milioni di brasiliani ha fatto il suo primo acquisto online durante il primo semestre del 2020, una crescita del 40%. Con ciò, il Brasile ha raggiunto il volume di 41 milioni di utenti attivi nell’e-commerce. I marketplace rappresentano già il 78% del totale dell’e-commerce brasiliano.
Infrastrutture
Il settore privato ha assunto progressivamente un ruolo di leadership negli investimenti in infrastrutture, arrivando ad aumentare la sua partecipazione a circa il 70% del totale investito. Per diminuire gli ostacoli che frenano gli investimenti in infrastrutture, Il Governo Federale ha creato nel 2016 Programma di Partenariato e Investimento-PPI, al fine di ampliare e rafforzare l’interazione fra lo Stato e l’iniziativa privata attraverso la conclusione di contratti di partenariato e di altre misure di destatizzazione. Attualmente il Brasile possiede un robusto portafoglio di progetti di infrastrutture, con diversi progetti a cui presentare offerte tra il 2021 ed il 2022, nelle modalità di Concessioni, Partnership Pubblico-Private (PPPs) o privatizzazioni (131 Progetti in corso e 55 conclusi, che potranno totalizzare Investimenti di R$ 1,5 trilioni nel prossimo decennio).
Energia
Il settore dell’Energia e delle Risorse naturali – rappresentato dalle industrie di energia elettrica, petrolio e gas, di pubblica utilità (servizi igienico-sanitari, distribuzione del gas, ecc.), energia rinnovabile, minerali e metalli e chimica – presenta una forte inclinazione verso la ripresa. In virtù delle condizioni geografiche, la generazione di energia idroelettrica rappresenta il 62% della capacità installata, seguita dall’energia termoelettrica con il 28%, dall’energia da impianti eolici e dall’importazione di energia da altri paesi. Secondo il governo in una proiezione del PDE 2019 (Piano decennale di espansione dell’energia) sul settore dell’energia, che include petrolio e gas, saranno investiti R$ 2,3 trilioni fino al 2029 di cui il 78% sarà assorbito dal settore del petrolio e del gas, il 20% dalla generazione e trasmissione dell’energia elettrica e il 2% sarà destinato all’aumento dell’offerta di biocombustibile.
Petrolio & Gas
Il settore dell’Oil & Gas è fondamentale nelle entrate del governo contribuendo a più del 10% del PIL industriale. Nel mondo, il Brasile è il 10º maggior produttore di petrolio, il 29º maggior produttore di gas, il 7º maggior consumatore di petrolio ed il 27º maggior consumatore di gas.
Alla luce degli sforzi normativi e governativi per mantenere un’agenda di aste attraente, si prevedono ulteriori investimenti nell’industria petrolifera che si stima possano raggiungere 1,89 trilioni di reais nel 2029. Anche nel settore del gas sono previsti investimenti importanti per un valore totale di 18 miliardi di reais entro il 2029. La crescente importanza del gas naturale come combustibile di transizione energetica indicano la necessità di investimenti futuri nelle infrastrutture legate al comparto.
Chimica & Petrolchimica
L’industria chimica opera con un’ampia gamma di materiali per le più diverse attività industriali, fondamentali per l’economia del paese. In Brasile, l’industria chimica occupa il 4º posto nel ranking in termini di partecipazione al PIL totale dell’industria, che corrisponde a circa il 9,9% dell’attività dell’industria di trasformazione e al 2,5% del PIL totale del Paese. Nel 2019, l’indice medio della produzione di prodotti chimici di uso industriale ha presentato un calo del 5,7%. Le sue principali materie prime sono la nafta, il gas naturale, gas liquefatto derivante dal petrolio, alcool e gasolio.
Servizi finanziari
Il Sistema Finanziario Nazionale (SFN) brasiliano è formato sostanzialmente da Banche e casse di risparmio, agenzie finanziarie, fintechs, amministratrici di consorzio, cooperative di credito, istituzioni di pagamento, agenzie e distributrici, tutti sotto la supervisione del Banca Centrale del Brasile (Banco Central) e sotto la struttura del Consiglio Monetario Nazionale. È considerato un sistema con un’avanzata infrastruttura tecnologica ed è formato da operatori con diversi profili e prestazioni. Vi sono infatti tra le maggiori banche del paese banche pubbliche, nazionali e internazionali, banche private di grandi dimensioni, ma anche banche che operano in nicchie di mercato o banche con prestazioni di servizi di carattere regionale.
Sanità
L’economia brasiliana sta uscendo da una recente recessione che ha danneggiato il sistema sanitario, provocando un calo della spesa sanitaria di circa il 7,4% nel 2016 e un aumento dello 0,7% nel 2018. Oggi, le spese nel settore sanitario in Brasile rappresentano il 9,3% del PIL.
La sanità privata ha rappresentato il 58% delle spese sanitarie del Brasile nel 2018, secondo i dati offerti dall’OMS. Quasi la metà di questa spesa proviene dall’assicurazione sanitaria privata. Il mercato dell’assicurazione sanitaria privata brasiliano è il secondo maggiore al mondo in termini di popolazione. Le assistenze private hanno coperto 47 milioni di persone nel 2018 – approssimativamente un quarto della popolazione del Paese.
Farmaceutico
Il mercato farmaceutico brasiliano, secondo i dati, ha raggiunto vendite di 215,6 miliardi di reais nel 2019, presentando una crescita vicina al 10%, superiore a quanto verificatosi negli ultimi anni, con dati intorno al 4% o all’8%. Se da un lato le dimensioni continentali favoriscono la rilevanza del Paese dovuta alla presenza di un mercato significativo, dall’altro lato le difficoltà di accesso esistenti impediscono allo stesso di occupare una posizione più elevata nel ranking mondiale.

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