Il Brasile e le potenzialità di investimento italiane

Il Brasile è un Paese da cui non si deve prescindere a livello internazionale, non solo per il suo peso strategico in termini di materie prime e primario interlocutore di un Mercosur sempre più a ‘trazione economica’ brasiliana, ma anche per la enorme potenzialità, in termini di investimenti, che mai come oggi può rappresentare”. Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto economico internazionale, ospite a Brasilia al Planalto e per alcuni incontri istituzionali, parla di un Paese che “ha saputo trovare, con l’amministrazione Bolsonaro, un modello economico orientato alla modernizzazione, fatta di concreta digitalizzazione applicata trasversalmente a molteplici settori dell’economia, apertura della stessa al settore privato e all’ingresso dei migliori investitori e qualificati imprenditori esteri”. Uno scenario in cui “l’Italia potrebbe essere in prima linea, pensando soprattutto a quelle imprese che vogliano puntare su un ottimo bilanciamento tra stabilità Paese e remunerativita’ degli investimenti”.

Questo percorso di check delle opportunità per le aziende italiane in un Brasile “iniziato attraverso un costruttivo dialogo tra il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il Ministro degli Esteri Ernesto Araujo, dovrebbe proseguire attraverso un’individuazione delle effettive necessità imprenditoriali del Brasile per poi creare, da parte nostra, la migliore selezione del Made in Italy, partecipato pubblico e privato, rispondente ai programmi di sviluppo pluriennali brasiliani”.

Nell’incontro con Marcelo Sampaio Cunha Filho, Secretario Executivo del Ministero dell’Infrastruttura “vi e’ stata massima apertura, intesa non solo alle nuove realtà che si affacceranno ma anche implementazione di chi già presente sul territorio, per la nota vicinanza all’Italia ma anche per la professionalità e ottima reputazione di cui godono le aziende italiane nel settore delle infrastrutture, che oggi, e’ importante ripeterlo, dovranno essere, nella visione di modernizzazione del Paese, innovative, tecnologiche e a basso impatto ambientale; disponibilità ad una condivisione, da subito, anche di una agenda con l’Italia dei progetti infrastrutturali ritenuti prioritari su breve e medio-lungo termine”.

A seguire l’incontro con Marcos Montes, Secretario Executivo, della Ministra dell’Agricoltura Tereza Cristina, centrale in un Paese come il Brasile. “L’agribusiness e’ imprescindibile per la crescita del Paese, ed e’ stata manifestata una volontà non solo di dialogare con tutte le aziende italiane che possano dare apporti tecnologici innovativi in agricoltura, in termini di software di gestione e intelligenza artificiale, ma anche l’appoggio del Governo ad agevolare forme di partenariato con privati brasiliani per la migliore resa, non solo quantitativa ma anche qualitativa e sostenibilità del mondo rurale”.

Per ultimo, ma non non per importanza, l’incontro al Ministero del Turismo con il Segretario Nazionale per l’attrazione degli investimenti Lucas Fiuza. “Sul tema imprenditoria del turismo l’Italia non può risultare assente in questa chiamata fatta dal Brasile”, evidenzia Bevilacqua, che conclude: “Se nuovi gemellaggi tra località brasiliane ed italiane sono sempre auspicabili per una crescita reciproca, la nostra esperienza sarà estremamente utile per verificare, in tutto il Brasile, ma scoprendo oggi anche alcune realtà del Nord-Est di estremo interesse turistico e non ancora organizzate recettivamente, la possibilità di un real estate turistico di qualità che risponda all’esigenza di uno sviluppo, anche di lusso, ma sempre eco-compatibile”.

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